Graziano Cecere Criminologo Criminalista

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#MusicColdCase 02 – PREMONITION (la morte di John Bonham)

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Cosa hanno a che fare una band che ha fatto la storia della musica Hard Rock a livello mondiale, un loro disco senza titolo e una morte misteriosa?

E’ il 25 Settembre del 1980. Il luogo è la casa di uno dei più grandi chitarristi della storia, Jimmy Page. Il suo gruppo, i Led Zeppelin, sta provando per lo show. Il batterista della band, John Bonham, detto “bonzo”, ci da dentro con l’alcol. Beve per tutto il giorno. Ha un problema con l’alcol da diverso tempo. Problema che gli è valso il nomignolo di “the beast” (la bestia). A notte inoltrata, quando le prove sono ormai terminate, Bonzo è ridotto così male che gli altri componenti della band e le grupies che erano con loro devono portarlo a spalla nella sua stanza e metterlo a letto, preoccupandosi di metterlo sul fianco per evitare che soffocasse con il proprio vomito. Chi era presente disse inoltre che ci si preoccupò anche di mettere dei cuscini per evitare che John si muovesse nel sonno e si mettesse a pancia all’aria, rischiando appunto il soffocamento. Dalle testimonianze si evince, inoltre, che quella notte fu particolarmente strana. Gli uccelli erano particolarmente rumorosi e chi era presente parla di “paesaggio surreale”.

Ironia della sorte, la mattina seguente, gli ospiti della casa di Page si svegliarono di colpo. Tutti notarono qualcosa di strano nel paesaggio circostante. Il baccano della notte prima aveva lasciato il posto ad un silenzio molto lugubre e misterioso. Subito si riversarono nella camera di Bonzo trovandolo privo di vita, soffocato dal suo stesso vomito. Nessuno riusciva a dire una parola tranne Robert Plant, cantante della storica band, che dice “i gufi hanno pianto nella notte”.

Tutto questo potrebbe rappresentare una semplice morte accidentale. Un alcolizzato che muore della sua stessa dipendenza.

Ma se non fosse così semplice?

C’è infatti una teoria che, seppur difficile da credere, tende a dire che l’accaduto era stato “previsto” dagli stessi Led Zeppelin anni prima. Gli indizi di questa “premonizione” si troverebbero, secondo questa teoria, all’interno del quarto album della band. Un album “senza titolo”. Al suo interno ci sarebbero indizi che farebbero presagire che il gruppo sapesse già quello che sarebbe successo con nove anni di anticipo. Il disco viene pubblicato infatti nel 1971.

Alcuni di questi indizi sono veramente suggestivi. Si pensi ad esempio al brano “four sticks” (quattro bacchette), il cui titolo deriva dal fatto che Bonzo dovette registrarlo con l’ausilio di quattro bacchette invece delle solite due. Nel testo di questa canzone vi è un verso che rimanda ad “un gufo che piange per tutta la notte”, un pò come sarebbe successo in quella maledetta notte del 1980.
And when the owls cry in the night,
E quando i gufi piangono nella notte,

Oh, Baby, Baby, when the pines begin to cry,
Oh, baby, baby, quando i pini cominciano a piangere,

Baby, Baby, Baby, how do you feel?
Baby, baby, baby, come ti senti?”

Oppure la sessione di “drum recording” del brano When the levee breaks. Si racconta che John non era contento del suono di batteria per quel brano e quindi cercava di inventare qualcosa per renderlo indimenticabile. L’idea venne a Robert Plant. Scavarono una buca e ci calarono dentro Bonzo con tutta la batteria. Di fatto, Bonham suonò quel brano “dalla fossa”.

Che si tratti di suggestioni o meno, la morte di John Bonham rimane uno dei grandi misteri della musica internazionale.

E voi… cosa ne pensate?

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Questa voce è stata pubblicata il 3 febbraio 2016 da in Uncategorized.

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